Liberaci da Tabanelli e non ci indurre in bestemmioni, amen!

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Correva il giorno 29 dicembre 2017, il Lecce impegnato sul difficile campo del Trapani forniva una delle prestazioni più convincenti di tutto il campionato, il risultato finale di 1-1 stava evidentemente stretto ai ragazzi di mister Liverani, che per larghi tratti avevano dominato la formazione siciliana.

Corre il giorno 25 marzo 2018, il Lecce è reduce dalla sconfitta di Caserta, terza in assoluto, seconda nell’ultimo mese, dopo aver fornito la più squallida e inconcludente prestazione dell’ultimo anno solare, di gran lunga inferiore alle peggiori partite targate Braglia, Padalino, Lerda.

Cosa è cambiato in questi tre mesi? Fondamentalmente son successe due cose, c’è stato un evidente crollo fisico e c’è stato il mercato di riparazione di gennaio.

Mercato iniziato pochi giorni dopo quella bellissima prestazione in terra sicula, mercato che definire con luci e ombre sarebbe limitativo.

Nel corso della stessa sessione di mercato il ds Meluso è stato capace di portare a Lecce il capocannoniere del Girone C, Saraniti, e tre discrete riserve che come massima aspirazione possono avere quella di entrare negli ultimi venti minuti di partita a risultato acquisito.

Cosa è successo da allora? È successo che mister Liverani, che da quel mercato si aspettava solo un rinforzo mirato (un trequartista che gli permettesse finalmente di schierare al meglio il suo 4-3-1-2), ha, giustamente, utilizzato subito e al meglio Saraniti (complice un periodo di forma non certo esaltante di Caturano), ma ha anche molto meno giustamente, senza nessuna apparente ragione logica o necessità tattica, utilizzato fin troppo i restanti tre “rinforzi”: innanzitutto Legittimo (uno che da Lecce già ci era passato ed aveva già ampiamente dimostrato di essere buono solo per “far legna”), poi Selasi (una giovane promessa, molto più giovane che promessa a dir la verità, uno che di certo non può reggere il peso del centrocampo di una squadra che punta a vincere il campionato) ed infine lui, Tabanelli, la più grande truffa mai perpetrata da un ds ai danni del proprio allenatore, della propria società e dei propri tifosi!

Lui, un centrocampista centrale / mezzala, di 28 anni, alto 1.92, reduce da un grave infortunio, uno che ha giocato la sua ultima (e unica) stagione intera quattro anni fa, uno che in tutta la sua carriera ha segnato 13 gol (8 dei quali quando giocava con la Primavera però) e 6 assist, viene preso da Meluso e spacciato per trequartista, viene spacciato per l’uomo tanto richiesto da Liverani, l’uomo che finalmente avrebbe dato la svolta al gioco offensivo del Lecce.

Già i numeri non deponevano a suo favore prima del suo arrivo, ma ciò che abbiamo visto nelle sette partite disputate finora (nessuna delle quali giocata per intero, grazie a Dio), va ben oltre le peggiori aspettative.

Andrea Tabanelli, classe 1990, l’unica trequarti con cui ha avuto familiarità nell’arco della sua vita probabilmente l’ha vista in una birreria. Lento nei movimenti, totalmente fuori condizione fisica, totalmente fuori posizione, totalmente avulso dal contesto, se Andrea Tabanelli fosse un prodotto commerciale, Meluso sarebbe denunciabile per pubblicità ingannevole per averlo spacciato per qualcosa che non è!

Ora, il problema non sarebbe neanche tanto grave potreste pensare voi, uno così lo sbatti in panchina e buonanotte, e invece no! Liverani, che fino a dicembre avrei tranquillamente proposto per la beatificazione, sembrerebbe essersi assolutamente fissato col neo-acquisto, al punto da tenerlo in campo per oltre un’ora nella partita odierna, nonostante una prestazione da istigazione alla violenza.

Qualche domanda a questo punto sorge spontanea, nello specifico:
– Cosa ci vede Liverani in Tabanelli?
– Qualcuno lo obbliga a schierarlo per giustificare l’acquisto?
– Si è reso conto della situazione ma non vuole porvi rimedio per orgoglio?
Ma soprattutto:
– Perché ha alterato gli equilibri di una squadra che fino a dicembre giocava divinamente per inserire con la forza giocatori che non solo non si stanno dimostrando rinforzi, ma stanno risultando per giunta dannosi? Oggi a Caserta abbiamo chiuso con un improbabile 3-3-4, quando sarebbe bastato non schierare dall’inizio gente che con il calcio, almeno al momento (voglio essere buono e voglio pensare che dipenda solo da una questione di forma), non ha nulla a che vedere!

Sinceramente gradirei avere delle risposte, ma se questo non fosse possibile, mi accontenterei di non vedere più lo scempio di oggi, mi accontenterei di rivedere in campo gli stessi che fino a dicembre ci hanno portato al primo posto, gli stessi che ci stanno consentendo di campare di rendita, nonostante questo periodo da media retrocessione!

In sintesi: Liverani, basta esperimenti! Torniamo a giocare come sappiamo, liberaci da Tabanelli e non ci indurre in bestemmioni, amen!

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Un commento su “Liberaci da Tabanelli e non ci indurre in bestemmioni, amen!

  1. Sergio Capone il said:

    Post condivisibile: dalla partita esterna di Trapani, pareggiata dai trapanesi solo grazie ad un marchiano errore difensivo, questa squadra non si esprime decentemente, al di là dei risultati che fin’ora l’hanno tenuta a galla, complice la flessione del Catania. Non so quali siano le ragioni vere. Le ipotesi espresse sopra potrebbero avere un fondamento. I commenti piccati ed incazzati non li capisco.
    Dott. Sergio Capone, dirigente medico ospedaliero, specialista in cardiologia.

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